Le pialle
La pialla dopo sega e martello è l’attrezzo che identifica il mestiere di falegname, si tratta di uno strumento molto antico, alcuni pialle particolari come incorsatoi e sponderule utilizzati per sagomare io bordi dei pezzi di legno hanno lasciato il posto alle frese.
Ne esistono di diversi tipi, forme e misure, ed ovviamente esiste anche la versione elettrica tutte si basano su uno o più coltelli affilatissimi che spuntano da un piano liscio ed asportano trucioli di legno.
Per piccoli lavori, specie quelli di precisione, è sempre meglio utilizzare la pialla manuale, ne esistono col corpo in legno duro o in metallo e possono essere guidate facilmente grazie all’impugnatura ergonomica. Le pialle a mano hanno un unico coltello che viene fissato al corpo della pialla con una vite nelle pialle di metallo o da un cuneo in quelle in legno, in alcuni casi è possibile trovare un secondo scalpello detto controferro che non ha la funzione di tagliare ma solo di spezzare il truciolo facilitandone l’asportazione. Il controferro è indicato nel caso di legni che hanno una forte tendenza a scheggiarsi.
Il pialletto elettrico è costituito da due coltelli montati su un cilindro messo in rotazione da un motore elettrico, un’apposita manopola regola la profondità di taglio. I parametri fondamentali in fase di scelta dell’acquisto sono:
Larghezza di piallatura: per la maggior parte è 82 mm ma in alcuni casi si arriva a 102 mm, attenzione a scegliere marche e dimensioni per cui sia facile trovare i coltelli di ricambio, e magari anche facile sostituirli.
Profondità di battuta: Accostando l’utensile al bordo di un pezzo questo potrà essere impostato a scavare “scalini” di diversa profondità, misurata da questo parametro
Profondità di passata: La massima profondità che l’utensile può raggiungere lavorando in un qualsiasi punto del pezzo da piallare.
Dimensioni del piano di appoggio: Si tratta della lunghezza della pialla, in alcuni tipi di lavoro pialle lunghe rendono la piallatura più stabile ma meno maneggevole.
Per altri parametri quali la potenza e i giri al minuto valgono considerazioni generali in quanto sono direttamente proporzionali alla durata e velocità di esecuzione del lavoro. Una caratteristica utile è la possibilità di espellere i trucioli a destra o a sinistra, è utile avere anche la guida laterale per una maggiore precisione.
Per piallare pezzi di grandi dimensioni si utilizzano le pialle a filo o a spessore, la prima è come un grosso pialletto rovesciato i pezzi vengono fatti scorrere sul piano, si possono utilizzare inclinazioni a piacere e piallare pezzi irregolari | |
La pialla a spessore è indicata per ottenere superfici perfettamente parallele, il pezzo in lavorazione viene fatto scorrere su un piano mentre i coltelli vengono regolati tramite una manopola ed abbassati fino all’altezza desiderata.Su alcuni modelli il motore che mette in rotazione le lame fa girare anche dei rulli che spingono il pezzo di legno alla velocità giusta. |
Nell’uso delle pialle è fondamentale l’affilatura dei coltelli e la loro sporgenza non devono sporgere eccessivamente dal piano altrimenti si incastrano strappando le fibre senza tagliare i trucioli e rovinando l’utensile. Il coltello deve essere perfettamente allineato con i piano della pialle, sia le pialle manuali che quelle elettriche prevedono dei meccanismi per regolare finemente l’inclinazione. Nel caso delle pialle in metallo anche note come americane, un pomello consente di regolare la profondità di taglio e una levetta l’inclinazione della lame, nelle pialle in legno tutto si gioca con incastri di cunei.